JUST PUSH THE BUTTON Writing
Metropolitano
Stampa Alternativa & Cecilia Nesbitt
Autori Stefano Monfeli e Monia Cappuccini
Traduzione Johnathan Levin ed Enrico Condemi
Managing Editor Adolfo Rossomando
Grafica Stefano Monfeli (Pane)
Photo editing Studio Ruggieri Poggi
©2003 Nuovi Equilibri, Viterbo - Italy
Stampato in Italia da Graffiti, Roma - giugno 2003
Nuovi Equilibri
Strada Tuscanese Km 4.800 01100 Viterbo - Italy
fax 39 0761 35 27 51
www.stampalternativa.it
- nuovi.equilibri@agora.it
Cecilia Nesbitt
p.zza Lovatelli 1 00186 Roma - Italy
nesbitt@tin.it
questo libro é stato realizzato con la
partecipazione di:
e con la collaborazione di
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nuovi.equilibri@agora.it
or Adolfo Rossomando at: jugmag@tiscali.it
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Introduzione di Adolfo Rossomando
La dettagliata conoscenza degli spazi urbani e la capacitý di penetrarvi
sono condizioni fondamentali per la pratica e lo sviluppo del Writing
e i writer romani, cosÏ come i loro pionieri nella New York di venti
anni prima, hanno goduto sullíinizio degli anni ë90 di una rete metropolitana
poco protetta contro i loro assalti. Questa contingenza gli ha permesso
di praticare il writing con continuitý e di ri/vedere intatti i propri
pezzi per lunghi periodi, humus ideale per lo sviluppo di qualsiasi
arte pittorica. Líeco di una rete metropolitana cosÏ accessibile ha
inoltre ben presto generato nella capitale un flusso di writer stranieri,
spesso illustri, attratti dalla possibilitý di vedere finalmente i
propri pezzi "viaggiare". Il loro apporto alla scena romana in termini
stilistici e tecnici ha innescato nella capitale un incredibile proliferare
di writer, con il risultato di dozzine e dozzine di vagoni della metropolitana
di Roma completamente dipinti da cima a fondo, in lungo e in largo,
proprio come accadeva a New York negli anni ë70. Gran parte dellíimpatto
visivo di questa escalation, che in altre metropoli Ë stato frenato
a colpi di agenti chimici e retate di polizia, Ë ancora oggi sotto
gli occhi dei romani e ci ha fortemente motivato alla realizzazione
di questo libro. Sullíinarrestabile fenomeno del Writing hanno scritto,
anche in lingua italiana, sociologhi, antropologhi, critici díarte,
calligrafi, giornalisti, esperti di semiotica, studenti universitari;
in tanti, pur non avendo mai toccato una bomboletta di vernice spray,
hanno fornito le loro interpretazioni, pi˜ o meno datate, pi˜ o meno
interessanti, laccate ed accademiche, oppure triviali ed intolleranti.
In questo dilagare di parole non Ë un caso se le pagine pi˜ belle
rimangono quelle che ospitano le testimonianze dirette dei writer;
una considerazione che, grazie al sostegno e alla disponibilitý di
tutte le persone e le realtý coinvolte nella sua realizzazione, ci
ha portato per la seconda volta alla pubblicazione di uníopera collettiva
ed autentica sul Writing. Dopo "Style, Writing from the Underground",
allora centrato sullíevoluzione degli elementi stilistici del Writing
a New York, questa volta ci occupiamo di Roma, e il tema di lavoro
che ha coinvolto per oltre due anni decine di writer romani (o che
comunque hanno dipinto a Roma) prevedeva la raccolta e la concatenazione
di testimonianze dirette e di immagini che illustrassero ai lettori
líevoluzione del Writing nella capitale; tutto il pulsare, le tensioni,
la gioia, gli odori, i colori, le fughe, le motivazioni profonde che
accompagnano la realizzazione di un pezzo e che spesso il passante
non immagina nÈ percepisce nellíosservare i muri e la metro della
sua cittý. Righe spesso scarne, sul filo del rasoio, cariche di emotivitý,
che rivelano perÚ in tutta la loro meravigliosa complessitý, tralasciando
ogni retorica e/o ideologia di circostanza, líintreccio di passione,
estro, determinazione, genio creativo e competenza tecnica che sono
alla base del Writing e che informano il quotidiano di queste giovani,
ribelli generazioni metropolitane del mondo occidentale. Cambiano
gli esiti, cambiano gli stili, ma le vicende dei writer romani non
sono poi tanto diverse da quelle dei writer di New York, Londra, Milano
o di qualsiasi altra cittý le cui viscere siano attraversate da un
sistema di trasporto pubblico su rotaie e le cui superfici ribollino
di contraddizioni sociali e di energia creativa. Tutti, indistintamente,
hanno delle storie incredibili da raccontare. Tutti, indistintamente,
hanno dovuto confrontarsi, misurarsi e crescere sugli elementi comuni
del Writing, un fenomeno che implica una serie incredibilmente forte
di riferimenti culturali, etici, comportamentali, espressivi ed artistici.
Una cultura cosÏ ricca da poter assorbire, motivare e formare un writer,
a qualsiasi latitudine egli si trovi, e da accomunarlo allíistante
con tutti gli altri writer del pianeta. Naturalmente molti writer,
esaurita la dirompente fase degli assalti illegali a tutto campo,
incanalano col tempo il loro ingegno verso forme e modalitý espressive
che assicurino uno spazio, una vita ed un riconoscimento migliori,
o comunque meno effimeri, al proprio genio creativo. Gli effetti di
questa reazione a catena, che riformula i segni distintivi del Writing
nei campi del web design, della pittura, della scultura, della grafica
contemporanea interessano anche alcuni dei writer romani. La grafica
stessa di questo libro, ed altri elementi di arte applicata che si
trovano al suo interno, sono solo alcuni degli esiti di nuovi filoni
di ricerca che nei prossimi anni ruoteranno intorno al progetto Just
Push The Button. Ma líennesima nuova generazione di writer Ë giý in
azione nel tessuto urbano, per riprendere il Writing dove i loro predecessori
lo hanno lasciato e spingerlo verso nuove, imprevedibili dimensioni,
forti di uníevoluzione espressiva e di uníenergia creativa che, a
pi˜ di trentíanni dalla sua comparsa, non ha affatto esaurito la sua
spintaÖ
Roma, maggio 2003
Introduction by Adolfo Rossomando
The detailed knowledge of urban territories and the ability to penetrate
them are fundamental requirements for the practice and development
of Writing and the Roma writers, just like the pioneers in New York
twenty years earlier, at the beginning of the 90's benefitted and
enjoyed of a subway system that was unprotected from their assaults.
This circumstance gave them the opportunity to constantly practice
writing and to see their own pieces running for long periods of time,
a fertile ground for the development of any pictorial art. The spreading
word of such an accessible subway system soon generated a flow of
foreign, often well known writers, who were attracted by the possibility
of finally seeing their own pieces running. Their stylistic and technical
contributions set off an incredible proliferation of writers, the
result being an enormous amount of cars being painted on the Rome
Subway from top to bottom and from end to end, just like what was
happening in New York in the 70's. A large portion of the visual impact
of this escalation, which in other cities was repressed by police
raids and chemical agents, today is still visible to the Romans and
strongly motivated us to write this book. Many texts, even in Italian,
have been written on the unstoppable Writing phenomenon by sociologists,
anthropologists, art critics, calligraphers, journalists, semiotics,
experts, and university students. Many have never picked up a spraycan,
but they nonetheless provided us with their interpretations; more
or less interesting, polished and academic, or vulgar and intolerant.
In this ocean of words if the most beautiful pages are those which
host the writers' direct experiences. This remark, thanks to the support
and availability of all the people involved in this work, has brought
us for the second time to publish an authentic and collective work
on Writing. After "Style: Writing from the Underground", centered
on the evolution of stylistic elements of Writing in New York, this
time we are concerned with Roma, and the central theme of this work,
which for over two years committed dozens of Roman writers (or writers
who have anyway painted in Roma), wanted to collect and tie together
direct experiences and images for illustrating to the readers the
evolution of Writing in the capital; all the tensions, joys, odors,
colors, escapes and deep motivations that go with the creation of
a piece, and that often the passer-by could never imagine nor perceive
when observing walls and subways of his city. Stories taking placon
the edge of a razor blade, charged with emotions that reveal its beautiful
complexity and interlacing of passion, inspiration, determination,
creativity, and technical skill, marking these young, rebellious metropolitan
generations of the western world. The final artworks change, but the
experiences of the Roman writers are not so different from those of
writers in New York, London, Milano or any other city whose bowels
are crossed by a public transport system on rails, whose surfaces
are seething with social contradictions and creative energy. They
all have incredible stories to tell.They all had to relate to, measure
themselves and grow with the commonground of Writing, a phenomenon
which implies an incredible series of cultural, ethical, expressive
and artistic references. A culture so rich it can absorb, motivate
and mold a writer no matter at what latitude, and connect him instantly
with all the other writers on the planet. Many writers, having exhausted
the bursting phase of illegal assaults, in time channeled their genius
towards forms and modes of expression that could assure a better space,
life, and recognition. The effects of this chain reaction, that reformulates
Writing's distinctive signs in fields such as web design, painting,
sculpture, and contemporary graphics, involves some Roman writers.
The book's graphic layout as well as other elements of applied art
within are only a few of the results of new lines of research that
will revolve around the "Just Push The Button" project in the next
few years. Meantime the next, newer generation of writers is already
at work in the urban texture, taking over Writing where their predecessors
left off and pushing it towards new, unpredictable dimensions; their
strength deriving from an expressive evolution and creative energy
that, more than thirty years from its first appearance, has not yetl
exhausted its thrust...
Roma, May 2003.
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